(tratta dal Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana)
energìa s.f. [dal lat. tardo energīa, gr. ἐνέργεια, der. di ἐνεργής "attivo", da ἔργον "opera"].
-1.a. Vigore fisico, spec. dei nervi e dei muscoli, potenza attiva dell'organismo;
per estensione, di cose, efficacia operativa.
b. Fermezza di carattere e risolutezza nell'azione.
c. Forza dinamica dello spirito, che si manifesta come volontà e capacità di agire.
In psicologia, espressione con cui viene indicato in modo generico il sostrato
degli aspetti dinamici del comportamento umano.
-2.Nella filosofia di Aristotele, l'atto o principio determinante e attuante, in contrapposizione
alla materia o principio determinabile e potenziale; per Leibniz, l'essenza della monade, centro dinamico, e la causa interiore dei suoi mutamenti.
-3.a. In fisica, e. di un sistema, l'attitudine del sistema a compiere un lavoro, sia come e. in atto, che opera cioè in un processo in cui si produce lavoro e che è commisurata al lavoro fatto, sia come vera e propria attitudine, cioè come e. potenziale, commisurata allora al lavoro fatto nel momento in cui essa si traduce o si tradurrebbe in energia in atto (o, come anche si dice, al momento in cui essa effettivamente "si libera" o "si libererebbe"); può presentarsi in forme diverse e convertibili l'una nell'altra, in relazione ai processi e ai fenomeni cui il sistema partecipa, e può essere scambiata tra sistemi diversi, essendo in ogni caso rispettato un principio generale di conservazione dell'e., secondo il quale l'energia totale di un insieme isolato di sistemi rimane costante nel tempo.
(tratto da Vocabolario Treccani)
Indubbiamente, tanto nel linguaggio comune quanto in quello scientifico e filosofico, il termine "energia" viene utilizzato in numerosi contesti e con svariate accezioni di significato.
Già introdotto ai tempi dell'antica Grecia e utilizzato dai presocratici fino ad Aristotele, tale locuzione ha attraversato i secoli del pensiero filosofico e scientifico, assumendo un ruolo di primo piano nella scoperta e nello studio del mondo naturale.
Tuttavia, per quanto sia comunemente noto il suo significato, nonchè il suo utilizzo nei contesti quotidiani, quello racchiuso dal termine "energia" è un concetto molto difficile da esprimere nella sua essenza; "tutto è energia e questo è tutto quello che esiste", diceva Albert Einstein, considerato uno dei più grandi contributori dello sviluppo della fisica.
Infatti, noto al grande pubblico soprattutto per la formula dell'equivalenza massa-energia, Einstein ha aperto uno straordinario scenario di riflessione filosofico-scientifica: l'energia è il filo conduttore di tutto ciò che esiste, il comune denominatore che unisce l'infinitamente piccolo con l'infinitamente grande, in un certo senso, l'essenza delle cose.
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